Wood 4 Green Wood 4 Green

Progetto

Wood 4 Green Umbria nasce dal valore chiave di quell’eccezionale materiale naturale rinnovabile che è il legno, elemento fondamentale nelle logiche dell’industria 4.0 per rafforzare e trasformare l’Umbria “verde” attraverso il valore trainante dell’innovazione e capace di aprire un’economia circolare valorizzandone le molteplici filiere fra di loro connesse.

Azioni

Il progetto, articolato in azioni indipendenti e correlate (Work Package) si sviluppa partendo dall’intenzione di promuovere una gestione sostenibile delle foreste secondo la logica del distretto, in un areale fra i 60.000 e gli 80.000 ettari, frutto di un percorso di monitoraggio e pianificazione del distretto forestale (Work Package 1). Tale intervento è preposto come condizione di sviluppo per una piena innovazione nella gestione del settore forestale e agroalimentare (WP2) con l’obiettivo di coinvolgere in maniera integrata tutti gli interessati alla valorizzazione del territorio. Gli alberi diventano l’icona della rigenerazione dell’area grazie alla loro multifunzionalità, capaci di trasformare il settore agricolo mostrando i vantaggi dell’arboricoltura (WP3) in termini di redditività e ricucitura della frammentarietà presente negli spazi insediativi, oltre che bonificare le zone compromesse. prendendo come primo caso l’area di Pietrafitta e la sua rigenerazione anche urbanistica, basata sull’idea di un bosco orizzontale per innovare l’abitare e l’immagine. La costruzione di una filiera industriale del legno di prossimità nel distretto (WP4) nasce dall’investimento infrastrutturale nel territorio di insediamenti industriali proiettati ad una transizione 4.0 e rafforza le politiche industriali della filiera verso logiche di internazionalizzazione.

Vi è quindi la necessità di riconvertire dal punto di vista energetico l’area (WP5) e produrre energia rinnovabile ricavandola da impianti ibridi in grado di rispettare la vocazione agricola del territorio ipotizzando dei sistemi agro – voltaici. Inoltre, la proposta vuole costruire un insieme di comunità CER, proiettato ad autoprodurre e fornire energia rinnovabile per i propri membri. Si attiva inoltre la filiera dell’idrogeno verde (WP6) che a partire dalle biomasse legnose produce tale risorsa strategica nell’area di Pietrafitta. L’evoluzione del sito di Pietrafitta come epicentro della filiera del legno, il recupero degli scarti ai fini energetici e la riconversione energetica indirizzano il territorio verso processi di transizione energetica (WP7) globali, capaci di accogliere le molteplici forme di produzione di energie rinnovabili, includendo la possibilità di stoccare energia. Tali investimenti, rafforzati dalla sottesa finalità di rigenerare il polo produttivo di Pietrafitta, sono motivo del rafforzamento dell’interconnettività del territorio (WP8). L’obiettivo dell’idea progettuale è di accelerare infatti in modo pieno ed integrato i processi di innovazione dell’area (WP9), trovando come leva fondamentale la ricerca, nella costituzione di un centro sperimentale denominato “Wood, Hydrogen and Transportation Design Lab”, che si occuperà di attività di ricerca e di trasferimento tecnologico.

Promotori

Il progetto, promosso dai comuni di Panicale e Piegaro tramite il Consorzio ConsenergiaGreen, in accordo la Regione Umbria e con il supporto tecnico scientifico del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Perugia, ha visto la firma di un apposito protocollo tra i comuni di

Panicale, Piegaro, Castiglione del Lago, Città della Pieve, Magione, Paciano, Passignano sul Trasimeno, Tuoro sul Trasimeno, Perugia, Corciano, Allerona, Baschi, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle, Marsciano, Monteleone d’Orvieto, Orvieto, Parrano, San Venanzo, Amelia, Alviano, Attigliano, Avigliano Umbro, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Montecchio e Penna in Teverina.

Obiettivi

Risultati immediati (RI): Piano forestale del distretto per la gestione sostenibile dei boschi che prenda un areale territoriale tra i 60.000 e gli 80.000 ettari includendo tutti i boschi dell’area interna dell’Umbria Ovest; pianificazione delle aree di riforestazione; incontri di partecipazione con gli stakeholder del territorio e i proprietari dei boschi dell’area;

Risultati a medio termine (RMT): ricavare il legno come prodotto sostenibile e rinnovabile per le costruzioni e per l’energia; creare un nuovo modello di insediamento produttivo dominato da alberi; attivare accordi di foresta; attivazione “carbon credit”;

Risultati a lungo termine (RLT): utilizzare il legno come prodotto rinnovabile per far decrescere la CO2 prodotta; trasformare la rendita del bosco nella logica della sostenibilità; creare un nuovo modello di spazi insediativi legati al benessere attivato dal biophilic design e del forest bathing nelle aree boschive; creare un nuovo modello attrattivo del territorio aperto alla popolazione, capace di valorizzare le qualità del luogo.

Risultati immediati (RI): Valorizzazione della rete esistente di viabilità secondaria e di viali tagliafuoco, con integrazione di informazioni turistiche; creazione di spazi aperti e di spazi chiusi per hub forestali integrati ad hub alimentari; creazione di punti strategici per l’approvvigionamento idrico; creazione di un parco agrisolare; ammodernamento degli spazi e dei macchinari per il taglio del legno, per il trasporto del materiale e per il settore agroalimentare; creazione di una piattaforma virtuale per lo scambio e per l’incontro fra domanda offerta del settore forestale e dei settori integrati;

Risultati a medio termine (RMT): Ottimizzazione dei percorsi per l’approvvigionamento delle materie prime forestali; ottimizzazione dei nodi della rete diffusa e capillare nel territorio; creazione di soluzioni multifunzionali integrate a settori extraforestali; autoproduzione dell’energia elettrica per le finalità produttive nello spazio diffuso; efficienza ex ante ed ex post nel taglio e trasporto del materiale; digitalizzazione delle relazioni nel settore forestale e agricolo;

Risultati a lungo termine (RLT): tutelare il patrimonio forestale garantendone la reale gestione; aumentare i prodotti e diminuire i costi di gestione della filiera; diminuire l’inquinamento prodotto nel ciclo di vita della produzione di materia prima legnosa; incrementare l’autosufficienza energetica e la sostenibilità del settore forestale e del settore agricolo connesso; aumentare l’interscambio di prodotti e servizi.

Risultati immediati (RI): messa a dimora di diversi tipi di alberi e di soluzioni di arboricoltura sperimentali per l’area di Pietrafitta inerenti soluzioni a rapido accrescimento con infrastrutture per l’approvvigionamento idrico; individuazione di aree pubbliche e private messe a disposizione da Pietrafitta fino a Perugia per la messa a dimora di alberature; evidenza pubblica per la collaborazione fra pubblico e privato; vendita di crediti di carbonio a fronte degli investimenti nel rimboschimento; realizzazione del master plan di dettaglio della riforestazione e lancio del bando di concorso internazionale di architettura incentrato su soluzioni abitative d’avanguardia.

Risultati a medio termine (RMT): ricavare il legno come prodotto a km zero per la filiera contestuale; creare un nuovo spazio produttivo dominato da alberi; creare una rete ecologica più strutturata; innovare i sistemi di gestione del verde pubblico integrato alle proprietà dei privati; definire soluzioni di avanguardia dell’abitare attraverso il concorso internazionale; almeno 200 ha di aree pubblico-private trasformate;

Risultati a lungo termine (RLT): rafforzare i servizi ecosistemici in termini ambientali per lo stoccaggio della CO2, tutela e promozione della biodiversità; rafforzare e valutare i servizi ecosistemici in termini economici nel valore polare dell’area per la filiera del legno attraverso un’integrazione alla produzione di materia prima in loco; rafforzare i servizi ecosistemici in termini culturali per la definizione di nuovi modelli di insediamenti antropici nel verde; rafforzare i servizi ecosistemici in termini di benessere con la valutazione dei vantaggi sui cittadini; trasferire i risultati ad altre realtà agricole del distretto.

Risultati immediati (RI): macchinari per il taglio degli alberi, l’esbosco e il trasporto; spazi e macchinari per taglio tronchi a misura, produzione tavolame e legno ingegnerizzato; essiccazione e trattamenti speciali, stoccaggio; attuazioni di politiche e bandi per cedere crediti d’imposta connessi agli investimenti per la trasformazione digitale dei processi produttivi; attuazioni di politiche e bandi per il sostegno per lo sviluppo della competitività, in termini di innovazione e accordi internazionali;

Risultati a medio termine (RMT): offrire soluzioni innovative per l’ingegnerizzazione del legno raccolto dal distretto locale; produrre 300.000 mc/anno di legno, di cui a regime il 20%, incluso lo scarto, per la produzione di energia e l’80% per il settore delle costruzioni, trasformando quindi il legname approvvigionato in legno ingegnerizzato; attrarre investimenti nell’area; proiettare il polo della filiera verso il mercato locale e internazionale;

Risultati a lungo termine (RLT): incremento della competitività delle imprese umbre dell’area; incremento del valore del legno raccolto e del marchio Umbria; abbassamento dell’LCA delle costruzioni in Umbria.

Risultati immediati (RI): impianto agro–voltaico; impianto di accumulo elettrochimico; impianto fotovoltaico e teleriscaldamento;

Risultati a medio termine (RMT): 4 MW di potenza di impianto agro – voltaico; ulteriore 4 MW potenza con impianto fotovoltaico; (eventuale impianto di accumulo elettrochimico fino a 200 MWh da realizzare con altri fondi);

Risultati a lungo termine (RLT): supportare la transazione ecologica dell’area creando un costo del consumo energetico inferiore rispetto ad altre; diminuire l’inquinamento; creare nuovi posti di lavoro.

Risultati immediati (RI): Impianto di demineralizzazione e produzione H20; impianti di stoccaggio del carbonio e dell’ossigeno; impianti di compressione; impianti di liquefazione e stoccaggio dell’O2; impianti a Fuel Cell o cella combustibile; impianti di trasporto H2 compresso, O2 liquido e CO2 liquida;

Risultati a medio termine (RMT): considerando la potenzialità dell’impianto di circa 6.000 tonnellate/anno di idrogeno, sviluppare e aumentare la produzione sistemi di produzione di Bio-Idrogeno verde con varie Hydrogen valley per decarbonizzare l’economia dell’Umbria fino a raggiungere al 2045 la produzione regionale annua di circa 90.000 tonnellate di idrogeno verde di cui oltre il 60 % da conversione diretta delle biomasse ligno-cellulosiche;

Risultati a lungo termine (RLT): Supportare la transizione ecologica del sistema trasportistico e del riscaldamento delle abitazioni per diminuire l’inquinamento e creare economie circolari; creare posti di lavoro; in un’ottica di sinergia con la silvicoltura sostenibile, la gestione e la coltivazione di boschi e delle foreste.

Risultati immediati (RI): realizzazione di n°2 impianti per la produzione di batterie; realizzazione un gassificatore per la produzione di Bio-idrogeno da 6.000 ton/anno per conversione diretta dal legno; realizzazione di impianti ausiliari di processo; impianti di metanizzazione; impianti per la realizzazione di bus elettrici; sostegno alle start up innovative;

Risultati a medio termine (RMT): rafforzare il valore polare dell’area industriale con l’aggregazione di imprese specializzate ed il coinvolgimento nel nuovo polo industriale delle imprese locali attivandone di nuove; favorire le attività che abbiano un’impronta ambientale sostenibile, anche collegata alla produzione primaria; realizzare aziende ad alto contenuto tecnologico connesse alla filiera della mobilità elettrica/sostenibile.

Risultati a lungo termine (RLT): rafforzare l’attrattività dell’area e trasformare l’immagine attuale dominata dall’infrastruttura; aumentare i posti di lavoro; generare economie di scala attraverso collaborazioni fra soggetti ricadenti nell’area e innovazioni intersettoriali;

Risultati immediati (RI): realizzazione di piste ciclabili; creazione di spazi e macchinari industriali specializzati per il polo trasportistico della mobilità sostenibile; realizzazione del polo e adeguamento delle fermate del BRT; acquisto dei mezzi di trasporto del BRT; realizzazione di piste ciclopedonali con installazione di colonnine per la ricarica;

Risultati a medio termine (RMT): favorire l’utilizzo del trasporto pubblico a basso impatto ambientale nell’offerta potenziale e nell’efficienza del servizio; specializzare l’area con il segmento delle imprese umbre interessate ai sistemi di trasporto rinnovati dalla transizione ecologica; promuovere la mobilità leggera ciclopedonale;

Risultati a lungo termine (RLT): favorire la transazione ecologica nella diminuzione dell’inquinamento generato dal raggiungimento del posto di lavoro; rafforzare l’attrattività del distretto industriale; stimolare l’innovazione proiettata alla transizione energetica integrata.

Risultati immediati (RI): Costituzione di un centro di ricerca innovativo “Digital Wood Design LAB”; strutturazione del laboratorio in termine di risorse umane e strumentazioni; finanziamento dei dottorati; attivazione di una cabina di regia e del modello di management; finanziamento alle start – up; attività di disseminazione, divulgazione e partecipazione;

Risultati a medio termine (RMT): creare una struttura capace di fare ricerca, sperimentazioni e innovazioni; trovare una sinergia fra imprese e ricerca; disseminare i risultati della ricerca;

Risultati a lungo termine (RLT): creare risultati innovativi nei tre ambiti interconnessi capaci di rafforzare l’attrattività del luogo e di trasformare i molteplici vincoli imposti da uno stato dell’arte attuale basilare (es. ingegnerizzazione del legno, efficienza dei sistemi di produzione dell’idrogeno, test sulle macchine…); attivare progettualità atte garantire al polo la capacità di innovarsi continuamente; garantire il ritorno economico dell’intero investimento; creare nuove relazioni e nuovi accordi; promuovere il distretto e i suoi risultati alle diverse scale.

Download